Multa di 50 milioni per Facebook per bufale e false notizie


Buongiorno gente,
Se i social network e il mondo digitale hanno democratizzato le informazioni rendendole sempre più accessibili a chiunque è anche vero che insieme alle vere notizie trovano diffusione anche le notizie così dette bufala.
In molti casi queste false notizie riescono ad avere una diffusione più ampia rispetto a quelle vere proprio per i loro tratti un po' surreali ma mettono a rischio la credibilità di tanti altri giornali seri e la tutela degli utenti iscritti a social come Facebook.

La proposta di legge tedesca

A fare le prime mosse contro le fake news è stata la Germania con una proposta di legge che prevede una multa fino a 50 milioni di euro per quelle piattaforme che hanno dimostrato troppa elasticità contro una notizia falsa.




Per la nazione tedesca, ogni piattaforma di condivisione deve prevedere una procedura di segnalazione per le false informazioni o per contenuti illegali oltre che un’azione tempestiva nell’eliminazione di qualsiasi forma di espressione, foto, video o testo, che violi in maniera inequivocabile le leggi.

In casi analoghi avvenuti negli anni scorso, le fake news sono rimaste fruibili per un tempo troppo ampio nonostante le segnalazioni: questa proposta di legge tedesca vuole obbligare alla rimozione delle notizie false in un arco di tempo che va da 1 a 7 giorni in base alla gravità.


Il rischio che corrono i social network è quello di vedersi recapitare una sanzione amministrativa che può raggiungere anche la somma di 50 milioni di euro se l’eliminazione dei contenuti incriminati non avviene nell’arco di tempo fissato dalla legge.

La proposta di legge prevede anche che venga pubblicata una relazione ogni tre mesi su quante segnalazioni sono state inviate, i metodi utilizzati per le valutazioni e i provvedimenti esercitati.

I dati di Facebook e Twitter

Ad obbligare la nazione tedesca ad agire così duramente nei confronti delle piattaforme di condivisione sembra sia stata la blanda politica di social come Facebook e Twitter sulle notizie bufala.



Alcuni test condotti negli anni, uno di appena pochi mesi fa, ha evidenziato come su 10 segnalazioni effettuate dagli utenti, Facebook agisca solo su 3 o 4 di esse nonostante le promesse fatte nel corso degli anni per una politica più severa.

A fare peggio c’è Twitter che agisce solo su 1 caso su 10 di segnalazione di contenuti illegali.
La piattaforma di condivisione più attenta a tutelare i propri utenti è YouTube che agisce tempestivamente sul 90 per cento dei casi di segnalazione.





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