Figlio troppo tempo online, quali sono i sintomi che preoccupano


Buongiorno gente,
Pochi giorni fa, ovvero il 17 Giugno è stata la giornata mondiale contro il cyber bullismo.

Il bullismo è da sempre un comportamento violento, fisico o psicologico, che viene solitamente messo in atto verso i soggetti più deboli di una società.
Forme più o meno evidenti di questi spiacevoli atteggiamenti sono presenti in tutti gli ambiti della nostra vita, a scuola, a lavoro e addirittura nella sfera familiare, e possono manifestarsi come veri e propri soprusi fisici o in maniera più subdola come intimidazioni psicologiche.

Il crescente interesse verso Internet ha aperto al bullismo nuove frontiere che gli hanno permesso di valicare il mondo reale per invadere anche quello online, aggiungendo un ulteriore livello di rischio soprattutto per i giovani.



Sarebbe già spiacevole dover affrontare il problema solo su Internet, ma purtroppo anche quando le vessazioni o le minacce iniziano sul web nella maggior parte dei casi hanno conseguenze dirette sulla vita reale delle vittime.

Oggi il cyber bullismo è una minaccia costante che interessa maggiormente i giovani, ci siamo sempre schierati dalla parte dei genitori quindi ESET propone una serie di consigli e di suggerimenti per poter comprendere situazioni di disagio da parte dei ragazzi e per poter intervenire nel migliore dei modi.



I genitori dovrebbero porre attenzione ai seguenti segnali:

  • Vostro figlio è spesso arrabbiato, vi risponde male o è troppo pensieroso.
  • Ha iniziato a dialogare di meno con voi e alle vostre domande risponde sempre più frequentemente in modo vago
  • Si è ammalato più spesso durante l'anno e denuncia spesso mal di testa o dolori all'addome
  • Presenta disturbi nel sonno mai avuti prima
  • Significativo peggioramento del rendimento scolastico e maggiore reticenza a frequentare la scuola. 
  • Aumento del tempo trascorso online soprattutto nelle ore notturne.
  • Smartphone acceso anche di notte e ricezione di messaggi.
  • Vi nega la possibilità di controllare le sue attività online o l'utilizzo dei social a cui è iscritto.


Presi singolarmente questi comportamenti non dovrebbero allarmarvi più del dovuto, ma qualora vostro figlio ne presentasse diversi vi consigliamo di proseguire nella lettura.



Per aiutare i propri figli ESET consiglia ai genitori di:

  1. Stimolare la conversazione cercando di comprendere le cause dello stato di disagio.
  2. Richiedere un incontro con gli insegnanti esponendogli i propri timori e capire se hanno notato dei comportamenti anomali.
  3. Cambiare le abitudini di accesso alla rete, regolando gli orari di accesso e l'utilizzo dello smartphone soprattutto evitando le ore notturne.
  4. Adottare un sistema di parental control, che permetta al ragazzo di interagire con il genitore, spiegandogli che non si sta limitando la sua libertà online, ma che si cerca di proteggerlo.


In caso di cyber bullismo:
Nel caso sia un compagno di classe, contattare gli insegnanti e i genitori dell'altro ragazzo per stabilire una strategia di intervento In tutti gli altri casi informare immediatamente le autorità competenti.
Ci piace ricordare che in tutti i casi un rapporto tra genitori e figli fondato su un sano e aperto dialogo è sempre la base da cui partire per risolvere qualsiasi problema di bullismo che sia online o meno.





Grazie per il commento